Anni di produzione e contesto storico

La prima generazione della Renault Clio è stata lanciata nel 1990 come sostituta della vetusta Renault Supercinq. Prodotta fino al 1998, è diventata una delle utilitarie più popolari in Europa. La Clio I ha debuttato nel marzo 1990 al Salone dell’Automobile di Ginevra, conquistando rapidamente il pubblico grazie al design accattivante, all’efficienza nei consumi e al prezzo accessibile.

 

Design e caratteristiche costruttive

La Clio I è stata sviluppata come un’auto compatta a trazione anteriore, pensata per la città. Il design della carrozzeria, curato dal designer Patrick Le Quément, si distingueva per le linee morbide e un’estetica moderna per l’inizio degli anni ’90. Il modello era disponibile nelle versioni hatchback a tre e cinque porte.

L’abitacolo era semplice ma ergonomico, con una plancia intuitiva e spazio sufficiente per i passeggeri. Le versioni base avevano un allestimento essenziale, mentre le finiture più ricche includevano alzacristalli elettrici, chiusura centralizzata e persino l’aria condizionata.

 

Motorizzazioni e versioni

La Renault Clio I era disponibile con una vasta gamma di motori a benzina e diesel:

Motori a benzina:

  • 1.1 (954 cm³) – 45 CV (modelli RL, RN)
  • 1.2 (1171 cm³) – 54 CV (modelli RT, RTE)
  • 1.4 (1390 cm³) – 60–95 CV (versioni RTS, RXE, 16V)
  • 1.7 (1721 cm³) – 95 CV (versione Baccara)
  • 1.8 (1764 cm³) – 110–137 CV (Clio 16V, Williams)

Motori diesel:

  • 1.9 D (1870 cm³) – 64 CV (versione economica per il mercato europeo)

Particolarmente degna di nota è la Clio Williams (1993–1995), una versione sportiva con motore 2.0 litri (137 CV), sospensioni potenziate e una colorazione blu esclusiva. Questa variante è diventata un’icona tra gli appassionati di hot hatch.

 

Marcatura della plastica dei paraurti: >P/E<


Come rimuovere il paraurti anteriore

  1. Aprire il cofano.
  2. Vicino ai fari, svitare le due viti che fissano la parte superiore del paraurti (avvitate dall’alto verso il basso).
  3. Sotto il paraurti, svitare due (o quattro) viti avvitate dal basso verso l’alto.
  4. Rimuovere la targa con la sua cornice e svitare la vite (o il dado) presente sotto di essa.
  5. Svitare due viti per lato che fissano i parafanghi al paraurti.
  6. Spostare i parafanghi lateralmente e svitare una vite per lato che fissa gli angoli del paraurti ai passaruota.
  7. Rimuovere il paraurti tirandolo in avanti. Se sono presenti fendinebbia, scollegare i connettori elettrici.

Posizioni di montaggio del paraurti anteriore della Renault Clio I

Schema di fissaggio del paraurti anteriore della Renault Clio I


Come rimuovere il paraurti posteriore

⇒Consigli utili su come rimuovere il paraurti senza rompere nulla.⇐

  1. Nelle ruote posteriori, rimuovere le clip e liberare i parafanghi.
  2. Dietro i parafanghi, svitare una vite per lato che fissa gli angoli del paraurti ai passaruota.
  3. Rimuovere la targa e svitare il dado presente dietro di essa (se presente).
  4. Spostarsi sotto la vettura: svitare i quattro dadi fissati dal basso verso l’alto (servirà un prolunga con chiavi a bussola e una torcia).
  5. Rimuovere il paraurti tirandolo all’indietro, scollegando i connettori delle luci della targa.

punti di montaggio del paraurti posteriore Renault Clio I

Schema di montaggio del paraurti posteriore Renault Clio I


Sicurezza e tecnologia

Per l’epoca, la Clio I era un’auto sicura: nel 1991 ha ottenuto 4 stelle su 5 nei crash test Euro NCAP, un risultato eccellente per un’utilitaria. Nelle versioni più ricche erano disponibili cinture di sicurezza con pretensionatori e ABS.

Successi sportivi e versioni rare

  • Renault Clio Maxi: versione da rally basata sulla Clio 16V, utilizzata nel Campionato del Mondo Rally (WRC) nel 1994–1995.
  • Clio Baccara: allestimento di lusso con interni in pelle, inserti in legno e migliore insonorizzazione.
  • Clio Campus: versione semplificata per il mercato budget, prodotta verso la fine degli anni ’90.

 

Curiosità

  • Il nome "Clio" deriva dalla musa greca della storia, sottolineando la continuità con la Renault Supercinq ("la cinque").
  • Nel 1991, la Clio è stata eletta "Auto dell’Anno in Europa", superando rivali come Nissan Primera e Opel Calibra.
  • Nel 1994 è stata presentata una versione elettrica, la Clio Electrique, ma il prezzo elevato e l’autonomia limitata (circa 100 km) ne hanno limitato la diffusione.
  • In Brasile, la Clio I è stata prodotta fino al 2002 con il nome Clio Symbol, con lievi modifiche.

 

L’eredità del modello

La Renault Clio I ha gettato le basi per il successo della gamma: la seconda generazione (1998–2012) ha proseguito la tradizione, e le Clio moderne rimangono tra le utilitarie più vendute in Europa. La prima Clio è ricordata come un’auto affidabile, economica e dallo stile intramontabile, ancora oggi presente sulle strade come "cavallo da lavoro".

 

Conclusione

La Renault Clio I è un modello fondamentale nella storia dell’automobilismo francese. Grazie al giusto equilibrio tra prezzo, qualità e varietà di motorizzazioni, è diventata un bestseller e ha definito gli standard per le generazioni successive. Oggi, le Clio I sono apprezzate dai collezionisti, specialmente nelle versioni Williams e nelle rare varianti sportive.