Anni di produzione e generazioni
La Renault Sandero di seconda generazione ha debuttato nel 2012 al Salone dell’Auto di Parigi. Questo modello è stato sviluppato sulla piattaforma B0 (nota anche come Global Access), condivisa con la Logan II e la Duster di prima generazione. Inizialmente, la Sandero II era disponibile solo in versione hatchback, mentre nel 2013 è stata introdotta la variante Stepway, con una maggiore altezza da terra.
La produzione della seconda generazione è proseguita fino al 2020, quando è stato presentato il modello restyling. Tuttavia, in alcuni Paesi (ad esempio in Russia), la Sandero II è stata prodotta più a lungo, fino al 2021-2022, in attesa dell’avvio delle vendite della generazione successiva.
Restyling 2017
Nel 2017, la Renault Sandero II ha subito un aggiornamento che ha interessato:
- Esterno: nuova griglia frontale, paraurti ridisegnati, luci di marcia diurna a LED (nelle versioni top), fari e fanali posteriori aggiornati.
- Interno: materiali di migliore qualità, nuovo sistema multimediale con schermo touch (Media Nav Evolution), cruscotto riprogettato.
- Sicurezza: in alcune versioni sono state aggiunte airbag supplementari e il sistema di stabilità ESP.
Nonostante gli aggiornamenti, la Sandero II è rimasta un’auto economica, mantenendo una struttura semplice e un prezzo accessibile.
Descrizione del modello
Design e dimensioni
La Sandero II si distingueva per le dimensioni compatte (lunghezza circa 4 metri) e un design pratico. Dopo il restyling, il modello appariva più moderno grazie a linee più aggressive e dettagli cromati. La versione Stepway si riconosceva per la maggiore altezza da terra (195 mm contro i 155 mm della versione base), le protezioni in plastica sulla carrozzeria e i portabagagli sul tetto.
Interno e comfort
L’abitacolo della Sandero II era semplice ma funzionale. Nella versione restyling sono stati introdotti inserti in plastica morbida, una migliore insonorizzazione e sedili più comodi. Tuttavia, anche nelle versioni più ricche, l’equipaggiamento era inferiore rispetto ai concorrenti: ad esempio, mancava il clima automatico e i sedili riscaldati erano disponibili solo a pagamento.
Caratteristiche tecniche
Motori:
- 1.6 litri (8V): 82–84 CV (benzina) — base, ma poco potente per una guida dinamica.
- 1.6 litri (16V): 102–106 CV (benzina) — la scelta ottimale per bilanciare potenza e consumi.
- 1.5 litri dCi: 90 CV (diesel) — economico, ma raro sul mercato russo.
Cambio:
- Manuale a 5 marce (opzione principale);
- Automatico a 4 marce (datato ma affidabile).
La sospensione era tipica del segmento economico: McPherson all’anteriore e ponte torsionale al posteriore. Il telaio garantiva una discreta comfortabilità, ma su strade sconnesse il comfort lasciava a desiderare.
Marcatura della plastica dei paraurti >P/E-I-TD13<
Come rimuovere il paraurti anteriore
Parte superiore:
- Apri il cofano e individua i quattro viti Torx T30 posizionate verticalmente (dall’alto verso il basso). Fissano la griglia del radiatore: svitali.
Parte inferiore:
2. Sotto l’auto, svita quattro viti Torx T30 e quattro viti Torx T20. Tutte sono avvitate dal basso verso l’alto.
Fissaggi laterali:
3. Per facilitare l’operazione, gira il volante dalla parte necessaria. Nelle ruote, svita due viti per lato che fissano i parafanghi al paraurti.
Gancio nei passaruota:
4. Afferra il bordo del paraurti e tiralo delicatamente ma con decisione verso di te per sganciare i fermi.
Elementi aggiuntivi:
5. Durante la rimozione, controlla i collegamenti elettrici. Se necessario, stacca la spina dei fendinebbia.
Come rimuovere il paraurti posteriore
Preparazione:
- Apri il portabagagli.
Fissaggio superiore:
2. Svita le quattro viti Torx T30 che fissano la parte superiore del paraurti all’apertura del bagagliaio.
Rimozione dei fanali posteriori:
3. Svita un dado per lato (all’interno del bagagliaio) e rimuovi i fanali posteriori.
4. Sotto i fanali, estrai le due clip di fissaggio.
Fissaggi laterali e inferiori:
5. Nelle ruote e sotto la vettura, svita le viti che fissano i parafanghi e le protezioni (se presenti).
6. Solleva l’auto (se necessario) e svita le viti nella parte inferiore del paraurti.
7. Allenta (ma non svitare completamente) una vite per lato all’interno del paraurti.
Rimozione del paraurti:
8. Afferra gli angoli del paraurti e tiralo con decisione verso di te per sganciare i fermi nei passaruota.
9. Sposta il paraurti all’indietro, scollegando eventuali connettori elettrici (sensori, luci, ecc.).
Dopo queste operazioni, il paraurti sarà libero e potrà essere rimosso.
Curiosità
- La Sandero II è stata sviluppata come modello globale per i mercati emergenti, ma è diventata popolare anche in Europa grazie al prezzo contenuto.
- In Brasile, la Sandero II è stata venduta come Renault Sandero R.S., con un design ispirato alle versioni sportive.
- In Russia, la Sandero II ha a lungo competuto con la Lada Vesta, pur essendo più piccola e meno equipaggiata.
Pregi e difetti
Vantaggi:
- Prezzo accessibile (soprattutto sul mercato dell’usato).
- Struttura semplice e facile da riparare.
- Bassi costi di manutenzione.
- Bagagliaio capiente (320 litri).
- Buona efficienza nei consumi (5–7 l/100 km in ciclo misto).
Svantaggi:
- Motori di base poco potenti.
- Cambio automatico a 4 marce obsoleto.
- Sospensioni rigide (soprattutto nella Stepway).
- Materiali economici nell’abitacolo.
- Scarsa insonorizzazione ad alte velocità.
Conclusione
La Renault Sandero II è un tipico rappresentante del segmento economico: semplice, pratica, ma senza pretese di comfort o lusso. Dopo il restyling del 2017, il design è diventato più moderno, ma tecnicamente è rimasta conservativa. I suoi punti di forza sono il prezzo basso e la facilità di manutenzione, che la rendono un’ottima scelta per la città o come prima auto. Tuttavia, chi cerca comfort e dinamica dovrebbe valutare modelli più recenti.